Sant’Antioco – Is pruinis – (4 Km) Canai – (10 Km) Gruttiacqua – 15 Km
Itinerario alla scoperta dei due più importanti siti prenuragici e nuragici dell’isola. Questo itinerario è senz’altro uno dei più caratteristici dell’isola. Tocca le radici dell’archeologia prenuragica e nuragica antiochense. A circa 3 Km dall’abitato, lungo la strada principale per Canai, sul pendio della collina De is Baccas, si trovano due Domus de janas, ben conservate, testimoni della frequentazione prenuragica dell’isola.
Il complesso di Gruttiacqua, al cui interno si trovano anche alcune testimonianze prenuragiche, è situato in un ambiente incontaminato e fuori dal tempo, ed è stato recentemente in parte restaurato e reso fruibile ai turisti. Lasciata l’auto nell’apposito parcheggio lungo la strada sterrata, si percorre un sentiero incassato tra due muretti a secco per raggiungere un pozzo sacro nuragico, i resti di un villaggio nuragico e attraverso una leggera salita tra i lentischi e i ginepri una piccola conca, in loco su pirì, per la raccolta dell’acqua.
Ai lati, si trovano alcune grotticelle naturali o scavate dai nuragici nella roccia per la raccolta dell’acqua (da cui gruttiacqua). Sulla sommità del luogo, si trovano i resti del grande omonimo nuraghe.
Continuando, in auto o a piedi, lungo la strada a circa 1 Km è presente una tomba dei giganti, l’unica oggetto di scavo. I più curiosi possono scoprire i resti del più interessante villaggio nuragico dell’isola, con una decina di capanne circolari, una cinta muraria esterna, una capanna di forma ellittica rarissima in Sardegna, due circoli megalitici e con uno pseudonuraghe sulla sommità. Tale zona è posta a circa 200 m dal parcheggio citato ed è raggiungibile, meglio se con guida locale, percorrendo un campo privato e un ripido sentiero, breve ma impegnativo.
Giro dei nuraghi – Sant’Antioco -Sa perd’e s’omini – Triga – Canai. – 16 Km
SecondoG. Pinna, nel bel libro “Sant’Antioco. Ricerca e storia dell’identità”, “i nuraghi attualmente riconoscibili nel territorio dell’isola sulcitana sono una trentina: il Della Marmora agli inizi dell’800 ne contava un centinaio…” L’accesso a questi nuraghi, non scavati in modo sistematico e quindi con strutture in gran parte demolite dal tempo ma riconoscibili da un occhio attento, è talvolta facilitato da sentieri di accesso costruiti di recente. Nei dintorni di Triga si trova il complesso nuragico di Corongiu murvonis, toponimo che ricorda l’antica presenza di mufloni (murvonis), il nuraghe bilobato Chirigu, ai cui piedi si trovano i resti di capanne nuragiche, e il nuraghe di Antiogu Diana, con ben 5 torri, situato su una collina a quota 185 m che domina tutta la valle di Triga, raggiungibile dalla strada con un percorso non agevole tra la macchia. Nei dintorni di Canai, conservano alcuni tratti ancora ben riconoscibili dell’antica struttura il nuraghe S’ega de Marteddu, trilobato, con la tholos della torre centrale intatta, situato nell’altura che sovrasta Maladroxa e raggiungibile da questa località o da Funtana Canai con un sentiero apposito, e il nuraghe Feminedda, monotorre.
Sant’Antioco – Portixeddu – (6 Km) Portixeddu quau – Maladroxa – 8 Km
Frequentatissimo itinerario che raggiunge in 5 minuti di auto Portixeddu, la deliziosa spiaggetta di ciottoli con parcheggio a fianco, la più vicina all’abitato, e anche per questo molto frequentata soprattutto per un bagno veloce nelle sue splendide e cristalline acque su fondali sabbiosi. Tutt’intorno, spazi liberi e aperti, rocce chiare calcaree e il verde della macchia a Ginepro fenicio, Palma nana e Lentischio.
Un Km più avanti Portixeddu quau ( piccolo porto nascosto), deliziosa insenatura raggiungibile, dal piccolo parcheggio lungo la strada, con una stretta e ripida salitella di 30 m. Infine, a 200 m, la bella e vasta spiaggia di Maladroxa, 350 m di litorale sabbioso circondato da bianchissime scogliere calcaree, molto frequentata dagli abitanti del borgo e dai turisti.
Molti i servizi presenti: noleggio di ombrelloni, sdraie, imbarcazioni, punti di ristoro e vasti parcheggi per le auto. Alla sua sinistra, nel mare a pochi metri dalla battigia, emergono dal fondo piacevoli acque oligotermali, un tempo sfruttate dai romani e dai locali per cure termali. Alla sua destra, si estende il promontorio di Serra de is tres portus, che congiunge Maladroxa con la successiva spiaggia di Coqquaddus, percorribile solo a piedi o in barca : le bianche scogliere calcaree rafforzano il blu del mare e il verde della vegetazione, bassa e pulvinata per il vento e la salsedine.
Sant’Antioco – Canai -10 Km – Coqquaddus – Turri – 13 Km
Raggiunta in 6′ Canai, si devia a sinistra per la spiaggia di Coqquaddus (10 Km dal paese), attraverso la bella strada asfaltata che poi raggiunge, dopo altri 2 Km, Turri. La splendida spiaggia è la più vasta del territorio di Sant’Antioco: circa 500 m di lunghezza e 70 nel suo punto più profondo. Vi si trovano vari servizi per il ristoro e la balneazione e un punto di sosta per le roulottes, oltre a capienti parcheggi per le auto. Sullo sfondo, verso l’interno, si elevano gli scuri pendii vulcanici di Mont’arbu, rimboschiti a valle con gli estranei Eucalipti, poi con pini e quindi fino alla sommità ricoperti dalla tipica vegetazione spontanea mediterranea, e a sinistra i dolci pendii bianchi calcarei di Serra is tres Portus. Merita una sosta lo stupendo panorama sulla spiaggia che si osserva lungo il proseguimento della strada verso Turri.
La torre Canai, restaurata a cura di Italia Nostra – vedere la specifica pubblicazione “Torre Canai S.Antioco, ambiente e storia” del 1984 – domina tutto il golfo di Palmas, con vista sulla costa e sull’antistante isolotto della Vacca e più in lontananza del Toro. Ambedue gli isolotti sono protetti (aree SIC) e raggiungibili ovviamente solo in barca. Attorno alla Torre e lungo il proseguimento della strada per Capo sperone, diverse piccole e nascoste insenature, raggiungibili attraverso dei tratturi discretamente segnati tra la vegetazione, offrono in un mare verde smeraldo riparati spazi per la balneazione.
Sant’Antioco – Canai – 10 Km Peonia rosa – 15 Km S’acqua de sa canna- Capo Sperone – 17 Km.
Proseguendo a destra nello svincolo per Coqquaddus, si raggiunge, con deliziosi panorami sulla costa e sul golfo, la località di Peonia rosa, nome recente attribuito ad un villaggio residenziale ben inserito nell’ambiente circostante. Addentrandosi tra il rimboschimento di pini, al termine della strada interna a Peonia, uno spazio attrezzato con panchine e tavoli in pietra al fresco dei pini e degli olivastri, consente a turisti e residenti una riposante sosta tra un bagno nel vicino litorale ciottoloso e una passeggiata lungo la costa e all’interno del bosco. Più avanti si trova la poco frequentata spiaggia di S’ega de is Tirias, parcheggio lungo la strada, in parte rocciosa e in parte sabbiosa, da cui si gode la vista del promontorio di Capo Sperone, la punta più meridionale dell’isola. La strada asfaltata termina nei pressi di Capo Sperone. Il successivo tratto di costa, assolutamente integro e selvaggio, fino a Su portu de su trigu passando per Portu sciusciau,non è servito da strade ed è raggiungibile solo a piedi o in barca.
Sant’Antioco – Canai – Cala de saboni – Su portu de sa Sennora (Cala della Signora) – 12 Km
L’italianizzato Cala Sapone sembra indicare gli scogli piatti imbiancati dalla salsedine che orlano la stupenda baia, riparata dai venti e meta di numerosi bagnanti. Il toponimo ha invece origine fenicia, che qui praticavano la pesca del tonno e di altri pesci, testimoniata anche dai resti, molto più recenti, della vecchia Tonnara (questo è un altro nome in uso dai locali), dismessa alla fine del 1800 e ubicati a pochi metri dalla strada. Accontenta gli amanti degli scogli e dei tuffi e quelli della spiaggia, che la chiude a pochi passi dalla strada. Attorno si trovano un ampio campeggio, i parcheggi e diversi servizi di ristoro. Poco più avanti Cala della Signora, una stupenda insenatura tra le più belle dell’isola, con rocce piatte, ma adatte anche ai bambini, nelle cui piccole piscine possono prendere confidenza con il mare di scogliera. Si raggiunge con un ripido, ma praticabile sentiero, non adatto però a persone debilitate o con handicap motori.
Sant’Antioco – Canai -Cala de saboni – Cala lunga – 14 Km
Cala lunga è la più bella delle insenature dell’isola. Vi si accede in auto dalla strada tramite uno stretto sentiero che porta ad un parcheggio in prossimità della spiaggia, larga circa 80 m. Dalla spiaggia si raggiungono in breve piatte scogliere, che consentono una riposante sosta. Dagli scogli sul mare si elevano alte pareti ricoperte da Ginepri e rosmarino, dalla cui sommità si gode uno strepitoso panorama sul mare e sulla costa. Il tratto di costa che da Cala della Signora va a Cala lunga è molto bello e poco praticato, con varie calette, adatto agli amanti delle immersioni e della sosta negli scogli. Lo si può visitare a piedi o con un’auto robusta percorrendo un sentiero situato sulla sinistra nella discesa per Cala lunga.
Sant’Antioco – Canai – Is Praneddas – Su portu de su trigu – 15 Km
Questo tratto di costa è dedicato anch’esso ai praticanti degli scogli e delle immersioni. Si devia a sinistra prima del camping, presso il cosiddetto Villaggio Polifemo, e si percorre uno sterrato ma agevole sentiero. Subito dopo un rimboschimento a Pini, il sentiero continua raggiungendo uno spiazzo dove si lascia l’auto. Si tratta del pianoro di Is Praneddas, una splendida terrazza naturale sul mare e sulla costa sottostante, con bassa vegetazione a Elicriso, Rosmarino, Lentischio e Ginepri, ricca di colori e di odori di diverse piante aromatiche. Una ripida e non agevole discesa consente di raggiungere una delle più conosciute località costiere dell’isola : un arco naturale sul mare mette in comunicazione una piccola ma riparata piscina e una splendida insenatura da cui si accede ad una grotticella che ospita colonie di uccelli marini, una vegetazione sommersa di alghe e concrezioni variamente colorate. Non dimenticare maschere e pinne per l’osservazione dei pesci e dei fondali. Continuando lungo la strada principale, si arriva poi a Su portu de su trigu, dove si può sostare negli scogli, raggiungibili anch’essi a piedi dopo aver lasciato in sosta l’auto su estemporanei parcheggi lungo il sentiero.
Sant’Antioco – spiagge di Calasetta. – 9 Km
Una bella e larga strada asfaltata collega l’abitato di Sant’Antioco con Calasetta, ricca di belle e vaste spiagge, molto frequentate durante il periodo estivo. Proprio a ridosso del centro abitato si trova la spiaggia di Sotto Torre, poi proseguendo Le Saline, da cui si gode uno splendido panorama su Carloforte, infine Spiaggia grande, la più lunga dell’isola.
Tratto da Itinerari turistici – Isola di Sant’Antioco – GIOVANNI MILIA
Altri importanti siti di interesse naturalistico, culturale e storico-artistico sono:
Museo di arte contemporanea
Sottotorre – spiaggia di Calasetta
Faro di Mangiabarche